Capezzoli un pò speciali

A causa di capezzoli retrattili, i primi tre figli non ho potuto allattarli al seno.

33 anni fa nessuno ti aiutava e non vi erano i correttori di capezzoli scoperti col quarto figlio, cioè 17 anni fa.

Con i primi figli ho sempre cercato di allattarli, ma vi riuscivo solo per i primi due mesi, ma veramente con grande fatica, dolore e sofferenza.

Ogni volta che interpellavo medici mi consigliavano di sottopormi ad un’operazione all’altezza dei dotti: per loro i piccoli nervi in quella zona non permettevano la fuoriuscita dei capezzoli.

La domanda che continuavo a fare era: “ sottoponendomi a tale operazione non mi sarà più possibile allattare, è giusto?”

“Si, ma almeno avrà i capezzoli esterni, tanto non riesce ad allattare ugualmente!”

Mi sentivo veramente inutile, non desideravo la bellezza del mio seno, ma cercavo la sua utilità.

Fortunatamente, non essendo ingolosita dalla bellezza esteriore , non mi sono mai sottoposta a nessun intervento.

Ora si può comprendere meglio la mia sorpresa provata quando l’ostetrica , pur vedendo il problema dei capezzoli, mi disse che forse c’era ugualmente una speranza.

Aspettavo il quarto figlio, non mi volevo illudere, ma la speranza mi faceva scoppiare il cuore.

Alla sera non era più speranza, ma gioia vera.

Contattai subito per telefono l’assistente Georgie, che mi spiegò, con molta semplicità, come avrei potuto risolvere il problema con dei semplici correttori di capezzoli.

In pratica sono dei dischetti di “plastica” dura areati che, messi sulla punta del seno, permettono la fuoriuscita del capezzolo nel foro che si trova all’interno del dischetto stesso.

Dalla mia esperienza personale unita a quella dell’incontrare altre mamme con lo stesso problema, ho notato che i capezzoli “piatti” o “finti retrattili”, fuoriescono facilmente seguendo i consigli sopra descritti.

Oggi riconosco il vero capezzolo retrattile quando stimolato con una salvietta non fuoriesce, ma istintivamente rientra verso l’interno, formando come dei “piccoli crateri lunari”.

Avevo chiamato così i miei capezzoli retrattili perché mi ricordavano i crateri lunari visti tramite la tv quando l’uomo aveva conquistato la luna!!

Solo per essi è consigliabile l’uso dei dischetti mettendo in pratica tutti i consigli per usarli efficacemente, però sono da applicare da settimo mese di gravidanza facendo attenzione all’insorgere eventuale di contrazioni.

Tale dischetti risulta ancora più utile durante l’allattamento: messo dopo la poppata, non permette al reggiseno di comprimere il capezzolo all’interno, facendolo tornare al suo difetto originale.

Ho allattato il quarto, poi il quinto ed anche il sesto…

Ora sono quattro anni che ho smesso di allattare. Ovviamente i dischetti non li metto più, ma il capezzolo sinistro rimane ben fuori ed è ben sostenuto, il destro, probabilmente più debole, è rientrato pian piano e stimolato con le dita, non esce più.

Ciò non mi preoccupa più perché eventualmente so come intervenire, anche se alla mia età sarà molto improbabile un altro allattamento…

Quando ripenso al mio passato, alla gioia, all’amore, al senso completo di femminilità provata quando finalmente ho verificato l’utilità del mio seno, durante gli allattamenti dei miei bimbi, rimango meravigliata e ringrazio il Signore che mi ha sostenuta a non cadere nell’esteriorità del mio fisico, ma a saper andare oltre..

Era molto difficile in quel ’epoca allattare al seno, perché la commercializzazione del latte in polvere faceva crollare tutto il resto e con estrema facilità venivi spinta verso la comodità del biberon!!