Orietta: tanti figli più uno speciale....

              Ciao Monica, non ci conosciamo personalmente, ma visto che sei in contatto con l’Associazione Famiglie Numerose e sei anche assistente di Amas Laetitia, forse abbiamo diverse cose in comune!

         Mi chiamo Orietta e sono la mamma di 7 (meravigliosi!!?) bambini. Ho quasi 45 anni e sono in quell'età in cui penso che ormai di figli non ne farò più, anche se il Signore, attraverso di loro, ha fatto con me e mio marito una storia stupenda!
Ti scrivo dopo aver letto che davi la tua disponibilità per aiutare le mamme in allattamento sul giornalino delle famiglie numerose di marzo aprile 2008.

Era da un po' di giorni che mi frullava nella testa che volevo condividere con qualcuno l'esperienza che sto vivendo, e visto il tuo annuncio ho pensato che non era proprio un caso!! Non so proprio da dove cominciare visto che la storia è lunga però cercherò di districarmi.

Allora nel lontano 1991 rimasi incinta del nostro primo figlio e, senza prolungarmi troppo, iniziò per me un'esperienza travolgente!  allattai  con tanta titubanza e gioia, come spesso succede al primo figlio, all'inizio con un po' di allattamento misto perché sembrava che non crescesse molto; poi ho lasciato perdere tutto e per circa un anno l'ho allattato fino a che non sono rimasta nuovamente incinta! Ormai sicura di me e senza ascoltare troppo chi mi stava intorno, ho allattato Giovi fino a 18 mesi e così via con gli altri, anche se devo dire che ogni figlio è stata un'esperienza nuova e ogni volta le paure e le insicurezze tornavano sempre fuori! Salto un po' di figli non perché siano meno importanti ma perché corro veloce e ho poco tempo per stare al computer (come sottofondo ho la musichetta di un gioco di Miriam che ho interrotto mentre giocava al computer per scriverti). Tra un figlio e l'altro ho anche vissuto l'esperienza del perdere figli perché, dopo i primi 4 parti naturali, nel 2000 ebbi il primo aborto a febbraio e poi un altro a novembre. Intorno a noi, tutti i familiari ci dicevano che eravamo matti, che 4 figli erano già tanti; invece abbiamo ascoltato solo il Signore che ci ha detto di fidarci di Lui, che il Suo braccio non si era accorciato. A dicembre 2000 rimasi incinta di Miriam  che ora è qui accanto a  me che sta aspettando il suo turno al computer. Successivamente, prima di Sara, ne persi un altro ed ero incinta di 5 mesi e anche lì il Signore non mi ha lasciata un attimo sola e, mentre partorivo, pensavo alla Madonna sotto la croce che piangeva per il suo unico figlio.

Insomma, ecco l'8 giugno 2007, quando è nato Marco (ed è qui che volevo arrivare!) perché lui è proprio speciale. Eh sì, specialissimo visto che ha i lineamenti un po' orientali e, a dispetto dei fratelli che sono magri magri, lui ha un faccino tondo tondo e ad un anno pesa già dieci chili! Marco è nato con la Sindrome di Down e all'inizio eravamo un po' spaventati, perché abbiamo temuto di perderlo, visto che dopo il parto me  lo hanno portato in incubatrice e lui sembrava un morticino. Ebbene ti dicevo che lui è il regalo più grosso che il Signore poteva fare alla nostra famiglia. Ma quello che volevo dirti proprio era che, malgrado all'inizio lui non succhiasse al seno per la sua ipotonicità (parole che prima non conoscevo e che significano che il suo tono muscolare era debole), in ospedale mi hanno aiutato proponendomi il tiralatte che io avevo sempre odiato! Invece, grazie a quella macchina ho potuto tirarmi il latte per diverso tempo, circa un mese, e questo ha permesso che il latte non mi andasse via. Se ripenso ai primi giorni, è stato difficile, non pensavo di farcela: ogni tre ore a tirarmi il latte per mezz’ora e poi un'altra ora per dargli 50 grammi! Insomma, dopo un mese, visto che il pediatra mi sconsigliava di continuare a tirarmi il latte, avevo deciso di smettere, ero stanchissima; invece, quella domenica, grazie ad un amico medico che era venuto a trovarmi e che mi disse

di non mollare, l'ho attaccato al seno (lo facevo sempre, ma non sapevo quanto ne prendeva e avevo abolito da tempo la doppia pesata, non faceva per me) e da allora ancora oggi (l'altra domenica ha compiuto un anno) si attacca avidamente al seno e guai a staccarlo. Ha messo anche due dentini, ma non me li ha fatti mai sentire sul seno! E' un'esperienza bellissima: mentre gli do il latte lui mi dà la sua manina e mi tocca il viso, la bocca, lo accarezzo e ormai sembra un vitellino! Sono sicura che per lui sia importantissimo l’attaccamento al seno, come lo è per me, d'altronde.

Naturalmente Marco è il bambino più bello del mondo, il più cucciolone, è molto attivo e chiaramente anche tanto stimolato dalle quattro sorelle che gli stanno sempre intorno! Poveretto! No, scherzo, per me sono un aiuto grandissimo!

 

 

Insomma tutto qui!

 

Mi piacerebbe condividere questa esperienza con altre mamme e a tutte vorrei  dire di non mollare, che non siamo mai sole, il Signore non ci lascia mai.

Grazie per avermi ascolta. Un abbraccio fraterno.        Orietta

 

 

Sono io, cara Orietta, che ti ringrazio per la tua voglia di condividere esperienze così significative e lo faccio anche a nome di molte mamme che leggeranno la tua testimonianza.

Il Signore continui a guidarti in questa tua grande storia d’amore