Psicologa in allattamento

Mamma Federica ci racconta di sé e di Gaia

Ciao Daniela, ci siamo sentite oggi al telefono e come da accordi ti invio con molto piacere la mia testimonianza.
Volevo anche ringraziare te e le altre assistenti perché in una fase particolarmente faticosa per me vi ho chiamate più volte trovando ogni volta calore, accoglienza e comprensione.
Federica

La mia piccola si chiama Gaia e oggi ha 16 mesi e mezzo. È una bambina vivace, curiosa, molto comunicativa e affettuosa. 
Quando la aspettavo mi immaginavo che l'avrei allattata, perché ho sempre creduto molto nell' allattamento, anche se non avevo la minima idea di cosa significasse veramente allattare a richiesta.
Gaia era una neonata di quelle che si attaccano spesso, ricordo che all'inizio si attaccava anche 12 volte tra giorno e notte... La notte si è sempre svegliata per poppare ogni 3 ore circa fino all'anno.
All'inizio è stata davvero dura, mi sentivo risucchiata e svuotata ogni volta che si attaccava al seno e che ci stava anche per un'ora. Mi chiedevo spesso dove fosse tutta la bellezza dell'allattamento...io non la sentivo e ammetto di aver anche pensato e fantasticato più volte di smettere e di passare al biberon. Sentivo di avere una responsabilità troppo grande e spesso cadevo nel dubbio "ce la farò?". E nello stesso tempo non mi permettevo di esprimere i miei bisogni più intimi e infantili, che le mamme in maniera del tutto naturale ora so che si trovano a sentire in quel periodo così delicato della loro vita.
Tra lacrime, ripensamenti, paure sono però andata avanti e pian piano le cose hanno iniziato ad andare meglio, grazie anche al sostegno di mio marito.
Io sono una psicologa psicoterapeuta che si occupa in particolare di bambini e devo dire che mi sono trovata a dover concludere che tutte le mie conoscenze, per imparare a  "fare la mamma" non mi sono servite, anzi... Ho capito che c'è bisogno di sintonizzarsi con il proprio istinto e con quella che si pensa sia la cosa migliore per sé e per il proprio bimbo. 
Allattare in particolare non è stato facile anche perché le persone che mi circondavano pur sostenendomi venivano da un' altro modo di allevare figli e spesso sentivo arrivare delle critiche... (“Dorme ancora nel lettone? Non viziarla, mettila giù; Non tenerla troppo in braccio se o poi non si stacca più; Ma la stai ancora allattando? Gliel' hai appena data la tetta!”) e quando ci sei dentro, fai fatica a distinguere cosa è bene e cosa è male, chi ha ragione e chi no... E cerchi disperatamente di capirlo! (Io stessa da piccola ho vissuto un'esperienza di allattamento purtroppo interrotto bruscamente a 4 mesi quando mia mamma ha avuto una brutta mastite).
Devo dire che pian piano ho imparato a fidarmi di me, del mio istinto di mamma e della mia bambina. Quando si stava avvicinando all'anno ho iniziato a sentire che non ce la facevo più ad allattarla di notte ogni volta che si svegliava e cosi ho iniziato a diminuirle le poppate, gradualmente, facendola riaddormentare stando vicina a me. Ha funzionato e quando io una notte ho sentito che proprio non ne potevo più di poppate notturne, non c'è stato bisogno di dirglielo: dalla notte dopo non ha più cercato il seno.
Ho continuato ad allattarla solo sera e mattina, diventando quello dell'allattamento più che un momento alimentare (ormai mangiava già di tutto) un momento di coccola, di rilassamento per entrambe e di grande sintonia.
Siamo andate avanti così fino a 16 mesi compiuti, quando inaspettatamente Gaia da un giorno con l'altro non ha più cercato il seno. Dopo un primo momento di magone, ho sentito che era arrivato il momento e che era proprio vero che ci sono bambini che si staccano da soli.
Questa cosa mi ha dato una grandissima soddisfazione e mi porterò dentro un bellissimo ricordo di questa difficile ma bellissima e arricchente esperienza dell'allattamento, che spero di poter rivivere...
Ora Gaia dorme ancora nel lettone e sono arrivata alla conclusione che dorme lì prima di tutto perché siamo io e il suo papà a volerlo! È bellissimo averla lì e sentire il so calore e il suo respiro e in fondo penso non ci sia proprio niente di male...ora si addormenta mentre le canto la ninna nanna e ha ancora l'abitudine di salire sulla mia pancia per addormentarsi, come quando era piccola. Di giorno è una bimba molto sveglia e autonoma, che si fida molto degli altri e che ama stare con tutti. A volte mi piace pensare che sia un pochino merito anche di tutte le beate poppate che si è fatta in questi mesi, del calore che ha sentito, del profumo che ha respirato e del contatto speciale che c'è stato tra noi... Forse esagero ma mi piace pensare che in qualche modo questa esperienza profonda se la porterà dentro per tutta la vita...

Mi sento vicina a tutte le mamme che desiderano allattare e che si trovano a fare fatica in questa importante esperienza... So anche progettando di dedicare parte del mio lavoro futuro al sostegno alle mamme in difficoltà nella fase post partum... L'ho vissuta in prima persona e so cosa significa... 
Credo anche che serva una maggiore e continua sensibilizzazione rispetto al tema dell’allattamento, perché sono ancora tante le giovani mamme che iniziano questa esperienza portando con sé un fardello di preconcetti e di cattiva informazione.
Di nuovo il mio grazie a voi che vi mettete a disposizione ed elargite rassicurazioni e dolcezza.

Federica